La lavandaia
Simbolo di purezza e purificazione, assimilabile alla figura della levatrice nella tradizione orientale e vicina alla simbologia di Maria, chiamata a testimoniare e glorificare la sua verginità.
È rappresentata china sul mastello oppure in ginocchio sempre con panni da lavare, rappresenta levatrici che dopo aver lavato il bambinello stendono i tessuti usati ma lindi, a simbolo della verginità di Maria. La possiamo trovare collocata nei pressi del fiume, ovviamente, per lavare i panni come di consueto a quei tempi, il fiume è simbolo della vita.
STEFANIA o ZINGARA CON BAMBINO
La leggenda vuole che una giovane vergine (Stefania) desiderasse sopra ogni cosa vedere il Bambino, ma gli angeli la tenessero lontana, in quanto era proibito alle donne non maritate accostarsi alle partorienti. Così la fanciulla si presentò alla grotta reggendo tra le braccia un grosso sasso avvolto in una coperta come un neonato. Al cospetto della Sacra Famiglia la pietra si mosse e si trasformò in un bambino vero (Santo Stefano).
Spesso la figura di Stefania è associata a quella della “Zingara” che è una figura particolare. Se consideriamo la religione non dovrebbe neanche esserci visto che stregoneria o astrologia sono arti osteggiate dalla dottrina cristiana. Eppure anche questo personaggio ha un significato particolare: è allegoria della profezia incarnata dalle Sibille nelle sacre rappresentazioni di un tempo. Secondo la leggenda una sibilla aveva predetto la nascita di Cristo. La zingara del Presepe ha tra le mani dei chiodi che indicano il futuro del piccolo nascituro: la Crocifissione. Un personaggio negativo quindi? Non proprio se consideriamo che è proprio nel supplizio del croce che si realizza la salvezza offerta da Gesù.
BENINO o PASTORE DORMIENTE
Figura colma di significati simbolici potenti e antichi, incarna la Rivelazione data dalla Fede. Benino dorme e non si rende conto di cosa sta capitando…
Posizionato generalmente in un angolino, è, probabilmente, la figura più importante di tutto il presepe. Le leggenda vuole che l’intera rappresentazione sia, in realtà, un sogno di questo pastorello dormiente: una realtà messa in scena anche nella “Cantata dei Pastori”, quando Benino si sveglia e racconta di aver sognato la nascita del Bambin Gesù. La sua posizione esatta sarebbe, quindi, in cima al presepe dal momento che da lui dovrebbe discendere ogni personaggio ed ogni luogo allegorico mostrato. Su un piano più simbolico, invece, rappresenta l’intera umanità, dormiente e pigra di fronte al divino. La nostra specie è in grado di avvicinarsi all’eternità solo nei sogni, quando è inconsapevole e libera dagli schemi logici che la vincolano ai piaceri materiali.
MERETRICE
Simbolo erotico per eccellenza, contrapposto alla purezza della Vergine, si colloca nelle vicinanze dell’osteria, in contrapposizione alla Natività che è alle spalle. Spesso questa figura è confusa con quella della Zingara.
INCANTATO o MERAVIGLIATO
Posizionato in prossimità della Grotta, ha le braccia e la bocca spalancate perché assiste con stupore alla nascita di Gesù. In lui c’è tutta la meraviglia della scoperta del divino, l’incontenibile sorpresa dell’uomo che viene in contatto con qualcosa di immenso. Per alcuni sarebbe lo stesso Benino ‘risvegliato’ nel suo stesso sogno…